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GRETEL E HANSEL

Progetto, costumi, oggetti di scena e interpretazione Emanuela Dall’aglio - musiche e suoni Mirto Baliani - luci Yannick De Sousa Mendes - regia Mirto Baliani, Emanuela Dall’aglio - produzione Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti

Parlare di paura con i bambini è sempre emozionante. Entrambi la temiamo e al tempo stesso la cerchiamo, a conferma del nostro coraggio. In questa fiaba incontreremo il buio della notte, un bosco pieno di rumori, animali sconosciuti e una strega cattiva.

GRETEL E HANSEL 3.jpgQuesta è una storia di fame e di miseria, è il racconto di chi non ha nulla, è il riscatto di due fratelli e la loro sfida contro le difficoltà. Che cosa è la povertà? Avere una sola seggiola, una sola padella, una palla per giocare e nemmeno il pane secco da mangiare o da sbriciolare. Con l'aiuto dei ricercatori del Recupero Reperti Fiabe Originali, affronteremo l'argomento in maniera scientifica per capire cosa vuole dire non possedere niente. Ma il senso della fiaba è fatto anche di magie e illusioni, e a ricordarcelo saranno incredibili reperti: l'ossicino per ingannare le streghe, i sassolini segnaletici bianchi, che si illuminano sotto i raggi della luna, una rarissima scarpa di strega. La fiaba narra di due bambini che vengono abbandonati, come poteva accadere nelle famiglie più povere, nei lontani periodi di carestia. I protagonisti, spaventati e soli, si rivelano però ricchi di risorse. Alleandosi resistono a una notte buia nel bosco, combattono contro una strega malvagia, che li circuisce, li coccola, li schiavizza, li spaventa, e che in cuor suo vorrebbe solo mangiarseli. Hänsel e Gretel si riscattano ed escono dal costume-congegno che li contiene escono per cambiare vita e porteranno con loro quella parte di famiglia che non si può smettere di amare e che pentita, aspetterà per sempre davanti a casa il loro ritorno.         Emanuela Dall’aglio

 

l progetto Storie sulle Spalle: i caratteri espressivi del teatro di figura avvicina tre fiabe classiche trasferendole ognuna in un particolare congegno, un costume che porta in sé tutti gli elementi della fiaba.
La scenografia, i personaggi, l’attrice, che è insieme animatrice e personaggio, abitano dentro un manufatto vivente e agente da cui escono al momento opportuno, e che mantiene allo stesso tempo la sua fisionomia e la sua funzione di abito. Questo progetto racconta fiabe classiche nelle quali si combattono paure ancestrali dei bambini: la paura del lupo, quella della strega.

 

 

 

 

 

 

 

 

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pubblicato il 2018/10/03 12:16:21 GMT+2 ultima modifica 2019-07-03T11:43:29+02:00

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