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La Città Metropolitana di Bologna zona rossa dal 4 al 21 marzo

Le misure stabilite dall'ordinanza regionale: dall'8 marzo sospesi anche Nidi e Scuole dell'Infanzia, aperti solo negozi che vendono beni di prima necessità. Spostamenti ridotti al minimo

Aggiornamento 3 marzo 2021

L' ordinanza (pdf, 6.5 MB) firmata dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini fa entrare ufficialmente la Città Metropolitana di Bologna, e dunque anche il Comune di Calderara, in zona rossa. Le misure, valide da giovedì 4 a domenica 21 marzo, si presentano leggermente modificate rispetto a quelle preannunciate dal Sindaco metropolitano Virginio Merola, e in qualche punto mutate rispetto a quelle ormai consuete delle aree rosse secondo quanto disposto dal nuovo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e in vigore da sabato 6 marzo. Due, in particolare, le novità del decreto: la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e la chiusura delle attività di parrucchiere ed estetista (da sabato 6 marzo come da Dpcm). Per quanto riguarda i servizi per l’infanzia (nidi e materne), l’ordinanza regionale ne stabilisce la chiusura a partire da sabato 6 marzo.
Qui tutti provvedimenti emessi sinora dall'inizio della pandemia.

Le misure 

Scuola e servizi educativi

  • Sono sospese dal 6 marzo le attività dei servizi educativi dell’infanzia (Nidi e Materne) e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
  • È sospesa la frequenza delle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, fermo in ogni caso il proseguimento di tali attività a distanza.
  • I corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e le altre attività, didattiche o curriculari, eventualmente individuate dalle università, possono proseguire laddove necessario, anche in modalità in presenza.

Spostamenti

  • È vietato ogni spostamento, sia nel proprio Comune che verso altri Comuni, ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. 
  • È consentito lo spostamento per il rientro nel proprio domicilio, abitazione o residenza.

Attività motoria e attività sportiva

  • Sospese le attività nei centri sportivi all'aperto e tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.
  • Consentite le attività sportive riconosciute di interesse nazionale dal CONI e dal CIP
  • È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
  • Consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale.

Musei, istituti, luoghi della cultura e spettacoli aperti al pubblico

  • Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
  • Consentita l’attività delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi.
  • Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto

Bar, ristoranti

  • Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
  • Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio
  • Fino alle ore 22 resta consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto.
  • Per bar e altri esercizi simili senza cucina e commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.

Attività commerciali

Aperti

  • Vendita di generi alimentari e di prima necessità sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricompresi nei centri commerciali.
  • Farmacie e parafarmacie
  • Edicole
  • Tabaccherie
  • Lavanderie e tintorie
  • Servizi funerari.

Chiusi

  • Parrucchieri e barbieri dal 6 marzo.
  • I mercati, ad eccezione delle attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.

Aggiornamento 2 marzo 2021

La Città Metropolitana di Bologna si prepara ad entrare in zona rossa: dal 4 al 21 marzo l'area, dunque anche il Comune di Calderara, sarà tra quelle a maggior rischio, e quindi con le misure più restrittive. Il provvedimento diventerà ufficiale con la delibera regionale che sarà firmata dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini, ma è stato intanto annunciato dal Sindaco Metropolitano Virginio Merola nel pomeriggio di martedì 2 marzo al termine di un incontro con tutti i Sindaci dell'area. I cambiamenti più importanti, rispetto all'attuale arancione scuro, riguardano le attività commerciali non essenziali chiuse così come tutte le scuole e i servizi per l'infanzia. Gli spostamenti dovranno essere limitati al solo lavoro, alle necessità e ai motivi di salute. 
Queste le parole di Merola nel comunicato stampa in cui è stata annunciata la decisione:

"Oggi pomeriggio si è riunita la Conferenza dei Sindaci della Città metropolitana. La decisione unanime dei Sindaci, condivisa con la Regione, è stata quella di adottare domani un provvedimento per rendere l'area metropolitana zona rossa con decorrenza da giovedì 4 marzo a domenica 21 marzo. A livello nazionale la soglia critica è considerata a partire da 250 casi ogni 100 mila abitanti, soglia abbondantemente superata in tutti i nostri Comuni. I dati sull'ultima settimana di febbraio nel territorio dell'Ausl di Bologna (elaborati quindi successivamente alla decisione della zona arancione scura) è di 400 casi di media ogni 100mila abitanti, con 13 Comuni sopra i 500 casi e la media del Distretto Appennino di 584. La preoccupazione dei Sindaci è molto alta ed è condivisa anche dai Primi Cittadini delle zone meno colpite del territorio, e per questo occorre intervenire con urgenza. Nel provvedimento della Regione saranno compresi anche i nidi e le scuole d’infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali. Il tema dei comportamenti individuali è più che mai fondamentale. L’appello che facciamo è che le persone escano di casa solo per recarsi al lavoro, per necessità e per motivi di salute, e che siano rispettate le norme sanitarie individuali. A nome dei Sindaci di tutta la Città metropolitana di Bologna chiedo al Governo di accelerare il piano di vaccinazione in tutti i modi possibili e di prevedere adeguate integrazioni economiche per le attività coinvolte dal provvedimento di zona rossa che adotterà la nostra Regione, così come i congedi parentali anche retroattivi per i genitori".

Fonte immagine: Pixabay

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pubblicato il 2021/03/02 23:40:00 GMT+2 ultima modifica 2021-03-04T09:31:57+02:00

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